Tales di Andrea Braido: un album dalle sonorità principalmente acustiche
Tales è un disco dove la melodia è al centro e in cui Andrea racconta storie di vita vissuta
avvalendosi di sonorità principalmente acustiche: infatti temi e assoli sono eseguiti principalmente
con chitarre acustiche e classiche.
Questa scelta ha consentito di valorizzare all'ascolto questi strumenti anche e soprattutto dal punto di vista ritmico.
Abbiamo avuto modo di fare una bella chiacchierata con Andrea per farci raccontare, da appassionati della sei corde, tutti i retroscena sulla produzione di questo nuovo lavoro: dal processo creativo alla registrazione, dalla scelta delle chitarre alle corde montate, senza tralasciare i microfoni.
Andrea, com'è nato questo disco?
Questo mio ultimo lavoro discografico racconta appunto di storie vissute e
sensazioni annesse ed è nato con una procedura diversa rispetto ad altri dischi solisti
che ho realizzato.
Sono partito suonando liberamente idee melodiche ed armoniche, prima fissate
semplicemente sul cellulare utilizzando principalmente una Martin GPCPA 1 plus.
Successivamente ho trascritto tutta la struttura, gli accordi ed il tema, depositando i
brani man mano che si chiudevano in tutte le parti.
Il passo successivo è stato registrare delle tracce base utilizzando la Martin, un microfono a condensatore AKG C214 e Pro Tools.
In questa fase si sono delineate precisamente le velocità bpm e quindi la possibilità di
utilizzare il click e mettere tutto in griglia per altre overdubs e registrare in modo
definitivo la traccia ritmica portante.
Questa procedura l'ho utilizzata per tutti i brani, a cui ho aggiunto nell'ordine un'altra chitarra classica, nello specifico una Yamaha GC20 (utilizzata per il cd “Playing the Beatles” e con Mina nel DVD in studio, giusto per citare un paio di utilizzi) e una Santochirico di liuteria, modello “La Braida”, sempre come supporto ritmico.
Infine per le melodie e i soli ho utilizzato anche una chitarra acustica Gibson J185.
Che corde monti su queste chitarre?
Sulla chitarre acustiche monto corde La Bella Phosphor Bronze Extra Light 7GPT con scalatura 010-014-020W-028-038-050:
Mentre sulle chitarre classiche monto corde La Bella 2001 Medium Tension:
Hai suonato anche il basso elettrico?
Si, come spesso accade nei miei lavori, viene fuori la mia anima da polistrumentista. In un paio di brani ci sono anche la batteria e le percussioni che ho amplificato utilizzando il sistema anni 60 con due panoramici oppure vicino allo strumento nel particolare come piatti, timpano e rullante usati in modo sinfonico. Per quanto riguarda il basso, in Tales ho usato sia un basso elettrico a 4 corde che un basso elettrico a 5 corde:
Sui miei bassi monto sempre corde La Bella RX Nickel Plated Round Wound (RX-N4A e RX-N5A).
E per quanto riguarda le chitarre elettriche e gli amplificatori?
Nel lavoro sono presenti anche varie chitarre elettriche usate sia per la melodia, l'armonia ed in qualche assolo. Le chitarre usate sono state nell'ordine:
Sulle mie chitarre elettriche monto corde La Bella HRS-R (Scalatura: 010-013-017-026W-036-046):
L'amplificatore usato al 90% è stato un Fender Vibrolux Reverb con qualche pedale nelle parti crunch.
Per le parti molto sature e lead si può sentire il Soldano SLO R (utilizzato live nel tour “Gli Spari Sopra”/Celentano tour/e varie sessions in studio).
In questo caso il microfono per la presa diretta era uno Shure SM57.
Nell'album c'è stato spazio anche gli ospiti?
Si, nel brano “Free Thoughts” ispiratomi dai lavori solistici di Donald Fagen,sono presenti due ospiti, Luca Fraula al piano Rhodes e Mauro Brunini al flicorno.
Nell'album sono presenti anche due cover, come mai?
Si, ho inserito "Mister Sandman" e "August". Sono due brani che avevo già in repertorio e che ho scelto di inserire per l'omogeneità rispetto al disco (rispecchiano sia il mondo acustico che il mondo elettrico) e per la voglia di tributare lo stile chitarristico di Chet Atkins (in "Mister Sandman") e di dedicare un mio personale tributo a Lyle Mays, tastierista di Pat Metheny (in "August").
In "Mister Sandman" segue la struttura a tre tonalità come nella versione di Chet Atkins dove utilizzo anche il banjo a 6 corde di marca Dean!
La seconda è “August” di Lyle Mays tratta dal suo cd “Street Dreams”. Un pezzo che sembra sospeso in un'altra dimensione dove ho utilizzato varie elettriche come tappeto sonoro e temi, mentre il solo è con la “Braida”.
Qual è stata la fase più complessa di questo lavoro?
La fase più difficile è stata la ripresa del suono ottimale perché in quel momento non
sei “solo” musicista e compositore ma anche fonico e tecnico e devi lasciarti andare e
suonare con feeling e trasporto!
Aver passato molto tempo in studio sia conto terzi che per i miei dischi mi ha aiutato
molto sia a livello di esperienza che di riprese audio.
In qualche brano visto l'orario profondamente notturno ho utilizzato anche qualche guitar rig sommando un Leslie ad un Fender Vibrolux virtuale.
Infine la pulizia delle tracce, l'ottimizzazione (equalizzazione e compressione) sono
state opera di Giovanni “Joe” Pasquetti con cui ho registrato e realizzato vari miei
dischi solisti!
Il mix oltre a Joe vede la mia partecipazione come assistente e nelle decisioni finali
nei rispettivi brani.
Tutti gli strumenti che ho usato fanno parte di una selezione molto precisa avvenuta negli anni provandone molti e sintetizzando il possibile.
Dove è possibile ascoltare il disco?
Il disco è presente sulle principali piattaforme ed è raggiungibile attraverso il seguente link: https://bfan.link/tales-1
Consiglio l'ascolto a chi ama la Musica, la melodia e atmosfere diverse anche se collegate da un filo conduttore e, ovviamente, chitarra e basso!